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Quando arrivano i bambini si ha una nuova consapevolezza. Dei pericoli, dei possibili rischi, delle attenzioni maggiori che si devono avere. Non ho mai avuto alcuna paura di viaggiare, invece ora spesso mi capita di prestare più attenzione, soprattutto quando ho i bambini in auto, ma anche quando so che mio marito sta viaggiando per lavoro o io guido da sola. Insomma, sappiamo che il carico della maternità regala tante cose belle alle mamme, tra le quali sensi di colpa, paure, ansie e oltre. Di certo non smetteremo però di viaggiare. L’unica cosa che possiamo fare? Viaggiare in sicurezza. Ancora di più ora con l’estate in arrivo!

Si parte subito dopo il lavoro: attenti alla stanchezza!

Lavoriamo tutti fino all’ultimo minuto, poi abbiamo voglia di scappare per il weekend oppure di partire per le vacanze. Si buttano in macchina le valigie e si va. Ma dopo qualche chilometro la stanchezza di fa sentire. Non so voi, ma se fino a qualche anno fa riuscivo a reggere di più, ora tra i bambini, il lavoro, la casa e il resto arrivo alle 22 a stento e mi casca il libro sul naso se provo a leggere due pagine. Ecco perché preferisco evitare di guidare la notte, a meno che non siamo organizzati: mio marito dorme il pomeriggio, ci alterniamo alla guida, facciamo delle fermate sul tragitto. Cerchiamo di tenerci svegli a vicenda con musica, chiacchiere e caffè. D’altro canto però i momenti del sonnellino sono quelli ideali per viaggiare tranquilli (e sicuri): i bimbi dormono e non si lamentano, non ci sono rischi per chi guida di essere distratto.

Non fatevi distrarre dai bambini

Il mio grande è sempre stato definito “un trattore”, ovvero uno di quei bimbi che messi in auto ci stanno per ore, chiacchierano, guardano fuori, dormono, non si lamentano mai né di nausea né di noia, un vero viaggiatore. Il piccolo invece è un rompino tremendo, urla “mammaaaa” 50 volte al secondo, frigna e vuole attenzione. Se sono sola fatico a dargli attenzione e, se lo faccio, perdo la concentrazione sulla strada. Ecco perché è fondamentale per chi guida stare tranquillo. Se i bimbi gridano e fanno sceneggiate può essere pericoloso. Se siete passeggeri organizzatevi per portare con voi giochi, snack, canzoni, attività per tenerli buoni. Sì, è concesso anche Netflix!

Pause e momenti di stop

Se vi aspetta un lungo viaggio pianificate qualche fermata sulla strada. Nessuno vi corre dietro. I bambini dopo un po’ si annoiano, voi vi sentirete stanchi, l’attenzione cala, i rischi aumentano. Una pausa per un panino e una coca vi darà lucidità e permetterà ai bambini di essere cambiati, fare la pipì e di poppare se necessario in tranquillità. Fateli sgambettare un po’!

La scelta del seggiolino

Non vi scriverò qui criteri e suggerimenti di scelta del seggiolino auto. Non ne ho le competenze. Ho lasciato la scelta a mio marito, preciso e fiscalissimo, che ha girato quei 42 negozi e ha fatto ore di ricerca per poi decidere quale modello scegliere. Sicuramente tanto dipende da come viaggiate: nel nostro caso affrontando spesso viaggi lunghi con i bambini in auto volevamo essere certi che i seggiolini fossero sicuri e confortevoli per più ore. Così abbiamo optato per un Britax e un Cybex. Non vi dico altro appunto perché penso sia importante trovare delle persone più adatte di me a cui chiedere: vi suggerisco di confrontare modelli, caratteristiche e prezzi grazie a siti specializzati e direttamente nei negozi di attrezzature per bambini. Noi ci siamo rivolti al Nido di Grazia che ha un servizio clienti espertissimo su queste tematiche.

Il dispositivo antiabbandono

Come sappiamo, la Legge ha introdotto a partire dal marzo 2020, l’obbligo di installare un dispositivo anti abbandono per chiunque trasporti in auto bambini fino al quarto anno di età. Ovviamente vale per tutti, non solo per i genitori, dunque se i vostri bimbi vengono portati a casa o a scuola da nonni e baby sitter dovranno comunque avere il dispositivo. Giacomo ad aprile ha compiuto i 4 anni e, complice il lockdown, non abbiamo avuto la necessità di acquistare un dispositivo per lui. Per Edoardo invece abbiamo optato per un seggiolino con dispositivo incorporato per l’auto del papà, che usiamo per i viaggi lunghi, mentre per la mia auto abbiamo scelto Qshino.

Si tratta di un dispositivo che rende il seggiolino intelligente: è universale e si adatta a qualsiasi modello, dunque potete acquistarlo a parte e poi applicarlo. Come dice il nome, è un cuscino che si posiziona sulla seduta del seggiolino e si collega ad un’app, la Qshino App, che avvisa se ci si allontana lasciando il bimbo in auto. Ha un reminder sonoro per ricordarti di collegare lo smartphone al cuscino antiabbandono se il Bluetooth® non fosse attivo, ha il rivestimento lavabile (non so i vostri figli, ma i miei in auto mangiano la qualunque!), permette di collegare 3 Qshino con l’utenza principale, nel caso abbiate più figli.

Comments:

  • Chiara

    1 Giugno 2023

    Salve Paola,
    complimenti per il blog, è molto carino e utile!
    Mi chiamo Chiara, ho 37 anni, sono mamma di Dante da 17 mesi e moglie di Giacomo da 6 anni!
    Abbiamo già sperimentato più volte l’aereo si da quando Dante aveva 6 mesi e devo dire che gli piace viaggiare. Anche la macchina, nessun problema.
    Con mio marito ci stavamo chiedendo però per quante ore al massimo il bambino potrebbe sopportare di dormire nel seggiolino. Noi viviamo a Parigi e avevamo l’abitudine di rientrare in Italia in macchina per le vacanze estive. Per questo, abbiamo l’abitudine di viaggiare di notte, cosa che sarebbe più pratica anche per Dante.
    Qualche suggerimento da darci?
    Grazie
    Cordialmente
    Chiara

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